Passeggiata all'Alpe Veglia
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Passeggiata tra i colori autunnali dell'Alpe Veglia. Alla gita, organizzata dal CAI di Laveno e condotta da Irene, partecipano 19 escursionisti.
L'Alpe Veglia è un'ampia conca prativa racchiusa tra alte montagne. La conca si formò a causa della presenza di un ghiacciaio durante l'ultima glaciazione. Con lo scioglimento si generò un grande lago che, in seguito, si prosciugò dando vita all'attuale ampia piana con pascoli e boschi di larice. L'unica apertura è la Forra del Groppallo, profonda gola scavata dalle acque del torrente Cairasca lungo la quale sale la strada sterrata dalla piana di Nembro, che rappresenta la sola via di accesso. Nel periodo invernale, a causa delle slavine, la strada resta chiusa per 6 mesi.
Lasciamo le macchine nell'ampio posteggio di Ponte Campo (1319) ed iniziamo il cammino alla spicciolata su percorso già molto frequentato. Attraversato il ponte deviamo a destra sull'evidente sentiero che evita il primo tratto stradale. Risaliamo il pendio fino a ritrovare la strada. Da qui in avanti la percorreremo integralmente poiché non ci sono alternative. Su fondo sterrato, alternato a tratti in cemento, saliamo sulla strada che presenta tratti ripidi. Raggiunta la Cappella del Groppallo (1723) il percorso spiana. Dopo alcuni dolci saliscendi arriviamo al ponte sul torrente che segna l'ingresso sulla piana del Veglia dominata dall'imponente mole del Monte Leone. Proseguiamo sulla sterrata fino alle baite di Aione (1752) dove, con parte del gruppo, deviamo a sinistra seguendo le indicazioni per il Lago delle Streghe. Prendiamo a salire sulla collina inoltrandoci in un bosco di larici. L'ambiente del bosco è reso suggestivo dalla varia gradazione di colore dei larici che contrastano col tappeto verde dei rododendri. Arriviamo al Lago delle Streghe (1828) e proseguiamo scendendo dall'altro versante della collina. Passiamo dal Lago delle Fate (1814) e torniamo sulla piana in località Ponte (1740). Ci spostiamo sulla piana fermandoci per lo spuntino. Saliamo all'Albergo al Fonte (1766) dove ci ricongiungiamo con il resto del gruppo che si era fermato qui per mangiare un piatto di polenta. Facciamo ritorno percorrendo la via sul lato della piana opposto a quello dell'andata. Tornati al ponte sul torrente Cianciavero ritroviamo il percorso dell'andata. La strada ci riporta al parcheggio di Ponte Campo.
Partecipanti 19: Irene (capogita), Chiara, Elena, Linda, Daniela, Dario, Rita, Lella, Leo, Cinzia, Emilia, Mauro, Beppe, Michele, Rita ecc.
Tempi di percorrenza: 1h30' all'entrata del Veglia, 1h giro laghi, 1h la discesa
Lunghezza del percorso: 11,5km.
Meteo: bello, limpido, fresco e arieggiato.
Bella passeggiata turistica adatta alle famiglie, panorami mozzafiato ed ambiente reso magico dai colori autunnali
L'Alpe Veglia è un'ampia conca prativa racchiusa tra alte montagne. La conca si formò a causa della presenza di un ghiacciaio durante l'ultima glaciazione. Con lo scioglimento si generò un grande lago che, in seguito, si prosciugò dando vita all'attuale ampia piana con pascoli e boschi di larice. L'unica apertura è la Forra del Groppallo, profonda gola scavata dalle acque del torrente Cairasca lungo la quale sale la strada sterrata dalla piana di Nembro, che rappresenta la sola via di accesso. Nel periodo invernale, a causa delle slavine, la strada resta chiusa per 6 mesi.
Lasciamo le macchine nell'ampio posteggio di Ponte Campo (1319) ed iniziamo il cammino alla spicciolata su percorso già molto frequentato. Attraversato il ponte deviamo a destra sull'evidente sentiero che evita il primo tratto stradale. Risaliamo il pendio fino a ritrovare la strada. Da qui in avanti la percorreremo integralmente poiché non ci sono alternative. Su fondo sterrato, alternato a tratti in cemento, saliamo sulla strada che presenta tratti ripidi. Raggiunta la Cappella del Groppallo (1723) il percorso spiana. Dopo alcuni dolci saliscendi arriviamo al ponte sul torrente che segna l'ingresso sulla piana del Veglia dominata dall'imponente mole del Monte Leone. Proseguiamo sulla sterrata fino alle baite di Aione (1752) dove, con parte del gruppo, deviamo a sinistra seguendo le indicazioni per il Lago delle Streghe. Prendiamo a salire sulla collina inoltrandoci in un bosco di larici. L'ambiente del bosco è reso suggestivo dalla varia gradazione di colore dei larici che contrastano col tappeto verde dei rododendri. Arriviamo al Lago delle Streghe (1828) e proseguiamo scendendo dall'altro versante della collina. Passiamo dal Lago delle Fate (1814) e torniamo sulla piana in località Ponte (1740). Ci spostiamo sulla piana fermandoci per lo spuntino. Saliamo all'Albergo al Fonte (1766) dove ci ricongiungiamo con il resto del gruppo che si era fermato qui per mangiare un piatto di polenta. Facciamo ritorno percorrendo la via sul lato della piana opposto a quello dell'andata. Tornati al ponte sul torrente Cianciavero ritroviamo il percorso dell'andata. La strada ci riporta al parcheggio di Ponte Campo.
Partecipanti 19: Irene (capogita), Chiara, Elena, Linda, Daniela, Dario, Rita, Lella, Leo, Cinzia, Emilia, Mauro, Beppe, Michele, Rita ecc.
Tempi di percorrenza: 1h30' all'entrata del Veglia, 1h giro laghi, 1h la discesa
Lunghezza del percorso: 11,5km.
Meteo: bello, limpido, fresco e arieggiato.
Bella passeggiata turistica adatta alle famiglie, panorami mozzafiato ed ambiente reso magico dai colori autunnali
Tourengänger:
morgan

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