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In 25 minuti arrivo al Ponte dei Sospiri (1820 m), il cui nome mi fa meditare. Per quale motivo gli avranno affibbiato questo appellativo? C’è forse un aggancio con i Veneziani, oppure indica semplicemente una zona del percorso dove affiora la fatica? Oppure è forse un luogo dove si esprimevano dei desideri, dei sogni?
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