Cima de Nomnom (2633 m)
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Escursione in Val Calanca, con partenza da Rossa, passando dall’Alp de Calvaresc Sot e dalla Capanna Buffalora (2078 m) fino ad una cima dal nome assai curioso, che mi ha indotto a visitarla.
Inizio dell’escursione: ore 7.15
Fine dell’escursione: ore 15.40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1020 hPa
Temperatura alla partenza: 8°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3100 m
Temperatura al rientro: 21°C
Sorgere del sole: 7:00
Tramonto del sole: 19:37
È proprio così, osservando le carte topografiche della Val Calanca mi imbatto in questo toponimo che attira la mia attenzione: devo raggiungere questa cima!
Secondo Adriano Bertossa (Storia della Calanca, Poschiavo, 1937) la Cima de “Nomnom” deve il nome alla sua forma che ricorda un “omenone”, un “grande uomo”.
Parto alle 7:15 dal bellissimo villaggio di Rossa (1069 m) il cui nome è dovuto al fatto che la chiesa fu costruita sopra un sasso rossiccio. La località grigionese, che dista 30 km da Bellinzona e 60 km da Lugano, si presenta con un agglomerato di case in buona parte riattate, occupate da 112 abitanti fissi e da numerosi vacanzieri, soprattutto svizzero tedeschi.
Lo stemma comunale include un ramoscello di tiglio che ricorda il “Tiglio della libertà” presso la cappella di Santa Maria in Pighé, l’unico tiglio della Calanca; lo scudo rosso accenna al nome del villaggio.
Durante l’attraversamento del paese fotografo alcune case di legno con il tetto in piode. In pochi minuti mi ritrovo sul sentiero, ben segnalato in bianco-rosso. Passo di fronte a numerose baite, senza incontrare nessuno: solo pecore, pascoli e vastissimi boschi di abeti rossi, con una pendenza assai elevata. Di funghi qui manco il profumo. Per farla breve, un inizio non esaltante, radure e fitte peccete come ne ho viste tante. Dall’Alp de Calvaresc Sot (1837 m), dopo due ore di cammino, le cose cambiano: la pecceta viene sostituita da un bosco rado di larici: paesaggio sublime baciato finalmente dal sole. Mi raggiungono due escursionisti comaschi, che mi superano a doppia velocità. Fra i larici si intravede la Capanna Buffalora (2078 m) in fase di restauro; rimarrà chiusa agli escursionisti fino al 14 giugno 2014. La raggiungo dopo 40 min di cammino dall’Alp de Calvaresc. Oggi i carpentieri non lavorano. Su un tavolo esterno scorgo un portapipe colmo degli oggetti del piacere. La porta è chiusa a chiave; peccato, non posso visitare il rifugio appartenente all’ASAC (Associazione Sentieri Alpini Calanca), che raggiungo per la prima volta.
Un segnavia indica che per il Pass de Buffalora occorrono 30 min. Riprendo il cammino con un bel sole e con una temperatura mite. Poco a poco i larici spariscono e vengono rimpiazzati dalla prateria. Il sentiero passa da un interessante affioramento di rocce carbonatiche, che mi intriga per la flora legata a questo substrato. Raggiunta la prima bocchetta, che separa la Val de l’Ör dalla Val de Nomnom, posso vedere la cima che desidero raggiungere: si erge a Sud, con un dislivello di ulteriori 400 m da superare. Il sentiero continua pianeggiante per circa 200 m, fino al Pass de Buffalora (2261 m); sono passate quasi tre ore e mezza dalla partenza. Il percorso segnalato scende verso la Valle Mesolcina, in direzione dell’Alp de Bec e di Soazza (ca. 3 h). Abbandono il sentiero e seguo la facile cresta NNW, aggirando a destra qualche sporgenza rocciosa. Degli ometti di pietra mi guidano lungo un piacevolissimo percorso, mai esposto, fino alla vetta: Cima de Nomnom (2633 m) geschafft!
Condivido la cima con i due escursionisti che mi hanno preceduto di alcuni minuti e ripeto il solito rituale: saluti sul libro di vetta, carrellata panoramica, messaggino sms, reintegrazione di liquidi. Questa volta, considerando il forte dislivello e il tempo di salita (ca. 4:30 h), la soddisfazione è maggiore. È una soddisfazione pari a quella che si ha raggiungendo un tremila.
Durante la discesa tappa prolungata per ammirare e fotografare le stelle alpine, rigogliose e abbondanti.

Stella alpina (Leontopodium alpinum)
Lunga escursione in luoghi selvaggi sul crinale tra la Valle Calanca e la Valle Mesolcina. Gita pienamente riuscita grazie alle favorevoli condizioni meteo e al valore aggiunto delle stelle alpine: un fiore portatore di buoni auspici, molto ambito da tutti gli escursionisti.
Tempo di salita: 4:30 h
Tempo totale: 8:25 h
Tempi parziali
Rossa (1069 m) – Capanna Buffalora (2078 m): 2.55 h
Capanna Buffalora (2078 m) – Pass de Buffalora (2261 m): 30 min
Pass de Buffalora (2261 m) – Cima de Nomnom (2633 m): 1.05 h
Dislivello in salita: 1577 m
Sviluppo complessivo: 15,1 km
Difficoltà: T3
Difficoltà alta montagna: EE
Coordinate Cima de Nomnom: 732'335 / 133'545
Coordinate Capanna Buffalora: 731'600 / 134'730
Copertura della rete cellulare: da sufficiente a buona
Libro di vetta: sì
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