Grignone...scialpinismo a giugno!
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laura : Il Grignone, uno di quei posti dove mi sento a casa, e al cui richiamo difficilmente resisto...stranamente mi manca la salita dal Bogani la via più breve...una delle due vie che viene percorsa dagli scialpinisti...ma che c'entra lo scialpinismo quando si organizza una gita al Grignone il 1° giugno??? Questa domanda ce la poniamo anche io, Nadia, Gabriele e Gio', mentre verso le otto, con gli sci in macchina, percorriamo la strada che ci porta al Cainallo...in mezzo a papaveri, maggiociondoli, margherite e boschi verdi.
Al parcheggio ci carichiamo gli sci in spalla e, cercando di non dar nell'occhio, iniziamo la nostra gita e nei pressi del rifugio Bogani li calziamo. La neve è un pò marciotta, ma mentre saliamo la qualità migliora e ci fa sperare in una bella discesa.
Lo spettacolo è stupendo, la Piancaformia è illuminata dal sole e ci sono alcuni escursionisti che la stanno percorrendo, in alto si vede la piccola chiesetta accanto al rifugio e alle nostre spalle la primavera ha reso i monti attorno al lago una tavolozza di colori.
Quando arriviamo davanti alla chiesetta ci voltiamo a guardare il lago...si vedono le barche a vela, laggiù sembra estate e noi siamo sulla neve!
In vetta non c'è vento e dopo una lunga sosta iniziamo la discesa...lasciarsi scivolare lungo il pendio guardando il lago luccicante è un'emozione indescrivibile...la neve non è male, un pò pesante ma comunque ben sciabile . Arrivati a qt 1800, tra l'erica in fiore, togliamo gli sci e soddisfatti, dopo un'oretta arriviamo all''auto.
gio4000 : Buone condizioni in generale e per essere il 1° giugno non male come innevamento, anche se la neve è un po' marciotta, è ben sciabile, soprattutto nella parte medioalta. Siamo saliti evitando il rifugio Bogani, mentre per la discesa siamo passati direttamente nel vallone, evitando il traverso sotto la cresta di Piancaformia e passando poi dal rifugio.
Fare il Grignone in questo periodo e riuscire ancora a scendere fino a 1800m è un'evento abbastanza raro e gli ottimi scorci panoramici, oggi erano caratterizzati dal forte contrasto tra il verde lussureggiante, le cime ancora ben innevate e l'azzurro del Lario.
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