Marmolada via Normale a Punta Penia 3343 metri
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Finalmente partiamo per questa due giorni di esperienza su ghiaccio, per la via normale alla Marmolada, siamo al lago Fedaia il 13.8 verso le 12; Tommy ci aspetta alla partenza della bidonvia e dopo aver parcheggiato la macchina e caricati gli zaini iniziamo la salita sui bidoncini.
Arrivati al rifugio Pian dei Fiacconi, prendiamo posto e dopo un veloce pasto iniziamo un quattro ore di lezione su ghiaccio, io ed Irene siamo lì in ascolto e cerchiamo di acquisire tutte le informazioni sia sulla posizione e la progressione con i ramponi, sia sui vari nodi e metodologie di sicurezza.
La sera la passiamo tranquillamente con il rifugista, il suo staff gli altri clienti scambiandoci impressioni ed esperienze.
Al mattino un cielo plumbeo ci fa da cappello, ho sentito piovere ad intermittenza tutta la notte, chissà se si andrà ? Tommy ci conforta, "vedrete che viene il bello...".
Bene, circa alle 8, dopo la colazione, siamo ai piedi del ghiacciaio che oramai dista dal rifugio circa 30 minuti, calziamo i ramponi ci mettiamo in cordata, ed alle 8,20 iniziamo questa fantastica e bellissima esperienza; il tempo, veramente migliora, il ghiaccio man mano che si sale si fa compatto e "pulito", la pendenza aumenta e cominciano a presentarsi i primi crepacci.
Li passiamo in perpendicolare come insegnato, alle 10.40 siamo all'attacco della ferrata che ci permetterà di salire sul fianco dello "Schien de mul", ora per il disgelo degli ultimi anni l' attacco si presenta a 15 metri dal livello del ghiaccio, bisogna progredire in cordata arrampicandoci su una parete di II grado UIAA, dopo inizia la ferrata, ci assicuriamo ed iniziamo questi 200 metri circa.
Arriviamo sul fianco dello "Schien", il terreno quì è pulito, il ghiacciaio anche quì si è ritirato, iniziamo a salire e dopo circa 40 minuti siamo finalmente sulla vetta della "Regina".
BELLO, BELLISSIMO ! siamo a Punta Penia a 3343 metri, intorno a noi la croce e più ad ovest la capanna; ci meritiamo un riposo e la contemplazione da questo balcone del paesaggio a 360 gradi.
Unico neo la massiccia presenza di nuvole ascensionali che ritmicamente coprono l'orizzonte.
Alle 12,30 circa iniziamo la discesa, che a parte il tratto di rocce non attrezzato non presenta difficoltà, alle 14.45 siamo al rifugio.
Irene non sazia, dopo il pranzo, proverà un paio di tiri in falesia.....
Arrivati al rifugio Pian dei Fiacconi, prendiamo posto e dopo un veloce pasto iniziamo un quattro ore di lezione su ghiaccio, io ed Irene siamo lì in ascolto e cerchiamo di acquisire tutte le informazioni sia sulla posizione e la progressione con i ramponi, sia sui vari nodi e metodologie di sicurezza.
La sera la passiamo tranquillamente con il rifugista, il suo staff gli altri clienti scambiandoci impressioni ed esperienze.
Al mattino un cielo plumbeo ci fa da cappello, ho sentito piovere ad intermittenza tutta la notte, chissà se si andrà ? Tommy ci conforta, "vedrete che viene il bello...".
Bene, circa alle 8, dopo la colazione, siamo ai piedi del ghiacciaio che oramai dista dal rifugio circa 30 minuti, calziamo i ramponi ci mettiamo in cordata, ed alle 8,20 iniziamo questa fantastica e bellissima esperienza; il tempo, veramente migliora, il ghiaccio man mano che si sale si fa compatto e "pulito", la pendenza aumenta e cominciano a presentarsi i primi crepacci.
Li passiamo in perpendicolare come insegnato, alle 10.40 siamo all'attacco della ferrata che ci permetterà di salire sul fianco dello "Schien de mul", ora per il disgelo degli ultimi anni l' attacco si presenta a 15 metri dal livello del ghiaccio, bisogna progredire in cordata arrampicandoci su una parete di II grado UIAA, dopo inizia la ferrata, ci assicuriamo ed iniziamo questi 200 metri circa.
Arriviamo sul fianco dello "Schien", il terreno quì è pulito, il ghiacciaio anche quì si è ritirato, iniziamo a salire e dopo circa 40 minuti siamo finalmente sulla vetta della "Regina".
BELLO, BELLISSIMO ! siamo a Punta Penia a 3343 metri, intorno a noi la croce e più ad ovest la capanna; ci meritiamo un riposo e la contemplazione da questo balcone del paesaggio a 360 gradi.
Unico neo la massiccia presenza di nuvole ascensionali che ritmicamente coprono l'orizzonte.
Alle 12,30 circa iniziamo la discesa, che a parte il tratto di rocce non attrezzato non presenta difficoltà, alle 14.45 siamo al rifugio.
Irene non sazia, dopo il pranzo, proverà un paio di tiri in falesia.....
Tourengänger:
Amadeus

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