Alla ricerca del pesce perduto, secondo episodio
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Continuiamo a mostrarvi cosa vi sia negli strati della nostra montagna, per aiutarvi tra Laveno e Luino sul lago Maggiore, questo giacimento ha la prerogativa di una conservazione incredibilmente fedele, i pesci sono esattamente nell'ultima posizione di vita e non hanno subito alterazioni, probabilmente il seppellimento è stato immediato e causato da piccole frane di materiale eruttivo ormai polverizzato e trascinato dalle piogge, qui potrete vedere un pesce coperto da scaglie ed uno nudo, per cui diventa visibile lo scheletro, e buon ultimo una mortalità di massa, circa 80 pesci in 30 cm di strato.
Il pesce con le scaglie è un habroichthys, che già conoscete, essendo uno dei primi pesci trovati, figura ormai un poco ovunque sulle pubblicazioni paleontologiche, gli altri ancora non hanno nome,
ma sono allo studio. Ovviamente sono dello stesso periodo del precedente, vale a dire Ladinico circa
320 milioni di anni fa, il primo pubblicato, gli altri in attesa di studio da parte dell'Università.
Il differente colore degli strati sembra sia dovuto alla stagione di deposito, e più lo strato è scuro più è composto da materiale organico, e in teoria conterrebbe più fossili.
Il pesce nudo che compare accanto alla relazione è l'unico esistente ad oggi in Europa, ne sono stati trovati pochi altri esemplari in Cina, dove esiste un giacimento similare ed ha realizzato il sogno
di ogni cercatore, infatti le Università di Pechino e di Milano per la prima volta hanno dato lo stesso nome al reperto e questo italiano, si chiama Marcopoloichthys andreettii, nuovo genere e nuova specie, in mio onore per il ritrovamento dello stesso e del giacimento di cui parliamo.
Se tra di voi vi è qualche cercatore di fossili, butti via le solite paure e contatti qualche Università, avrà
soddisfazioni mai pensate, alla prossima.
Il pesce con le scaglie è un habroichthys, che già conoscete, essendo uno dei primi pesci trovati, figura ormai un poco ovunque sulle pubblicazioni paleontologiche, gli altri ancora non hanno nome,
ma sono allo studio. Ovviamente sono dello stesso periodo del precedente, vale a dire Ladinico circa
320 milioni di anni fa, il primo pubblicato, gli altri in attesa di studio da parte dell'Università.
Il differente colore degli strati sembra sia dovuto alla stagione di deposito, e più lo strato è scuro più è composto da materiale organico, e in teoria conterrebbe più fossili.
Il pesce nudo che compare accanto alla relazione è l'unico esistente ad oggi in Europa, ne sono stati trovati pochi altri esemplari in Cina, dove esiste un giacimento similare ed ha realizzato il sogno
di ogni cercatore, infatti le Università di Pechino e di Milano per la prima volta hanno dato lo stesso nome al reperto e questo italiano, si chiama Marcopoloichthys andreettii, nuovo genere e nuova specie, in mio onore per il ritrovamento dello stesso e del giacimento di cui parliamo.
Se tra di voi vi è qualche cercatore di fossili, butti via le solite paure e contatti qualche Università, avrà
soddisfazioni mai pensate, alla prossima.
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