Pizzo del Sole (2773 m)
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Incantevole escursione, in una giornata da incorniciare, nella splendida regione del Passo del Lucomagno.
Ore 8.00, temperatura 4°C: parto dall’Infocentro Casaccia, a 1809 m di quota.
Il parcheggio è quasi vuoto; solo un camper sosta sul grande piazzale.
La zona, situata in uno splendido bosco di Pino montano (Pinus montana) e Pino cembro (Pinus cembra) con numerose ampie radure, è molto ambita sia in inverno (sciescursionismo, racchette e kitesurfing) sia in estate (passeggiate, bagni di sole e rinfresco nel Brenno nascente).
Imbocco il sentiero che porta al ponticello sul Brenno: itinerario che frequento tutti gli anni e in tutte le stagioni. Ogni volta mi offre nuovi spunti fotografici e nuove emozioni: FANTASTICO LUCOMAGNO!
Superato il Brenno proseguo nella pineta, in leggera salita, fino al pianoro prativo che ospita gli alpeggi di Campo Solario (1848 m), Stabbio Nuovo (1880 m) e, poco più in alto, il maggengo Lareccio (1909 m).
Le poche persone che occupano queste case, quasi tutte riattate di recente, sono affaccendate ad accatastare legna da ardere: indispensabile scorta prima delle nevicate.
Un lungo scavo nel pascolo rivela una nuova canalizzazione per l’acqua potabile.
Continuo in uno splendido lariceto: le prime tinte gialle colorano gli aghi. Sul versante opposto si erge maestoso il massiccio dello Scopi, con le sue rocce nere; un'incredibile miscellanea di colori, ravvivati dal sole che splende da oltre un’ora.
Il sentiero segue il Ri di Lareccio, emissario del Lago dei Canali. Alla sua sinistra si notano rocce silicee, acide. Alla destra, salendo, rocce dolomitiche, a reazione basica. Questo spiega la notevole varietà di fiori che in estate la zona offre allo sguardo degli escursionisti.
Poco prima di raggiungere il Lago dei Canali riappare la meta odierna: il Pizzo del Sole, che oggi fa onore al proprio nome. A destra, il Pizzo Colombe o Campanitt (2545 m), con le sue caratteristiche guglie.
Al Lago dei Canali abbandono il sentiero che porta al Passo del Sole per dirigermi verso sud, in direzione della Bassa di Söu (2445 m). Non c`è nessuna traccia di sentiero, comunque il percorso è evidente e lo sarebbe anche con presenza di neve. La valle è in effetti molto frequentata dagli sciescursionisti, che normalmente raggiungono la cima Le Pipe (2666 m). Poco prima della Bassa di Söu si entra in un altopiano caratterizzato dal silenzio più assoluto e dalla presenza di milioni e milioni di pietre di tutte le dimensioni: un paesaggio singolare, a dir poco selvaggio.
Raggiunta la Bassa, caratterizzata da due omini di pietra, ci si affaccia sulla Leventina e sui terrazzi di Prato, Dalpe e Osco. Il dialetto locale, gergo difficilmente comprensibile per la gente che viene da fuori, vale per gli oschesi come tessera di identità ed è detto "Taron".
La salita verso Le Pipe non pone grandi difficoltà, anche se spesso ci si imbatte in rocce molto fessurate, con cavità profonde diversi metri. Sembrano dei crepacci nella roccia. Il pericolo potrebbe presentarsi in primavera, quando i ponti di neve nascondono tali fessure.
Il curioso toponimo “Le Pipe” non trova riscontro né con la conformazione del terreno né con qualche roccia della cresta: mistero!
I Laghi Chièra, a picco sotto il versante, si mostrano in tutta la loro bellezza.
Dall’elevazione Le Pipe il Pizzo del Sole incute rispetto! Appare come un’ardita piramide con i fianchi ripidissimi. Come spesso capita, le fotografie non rendono l’impressione reale della pendenza. La cresta SE del Pizzo del Sole è sì alpinisticamente facile, ciò nonostante, richiede passo sicuro e, per gli ultimi cento metri, assenza di vertigini.
Poco prima della vetta sento dei versi a metà strada tra un sibilo e una sbuffata. Si tratta di una dozzina di camosci che fuggono scendendo a rotta di collo lungo il ripidissimo versante orientale.
Dopo poco più di quattro ore di cammino, soste comprese, raggiungo per la prima volta il bellissimo Pizzo del Sole (2773 m).
Nell’omino di vetta non trovo né gamella né libro.
Mi gusto, solo soletto, lo splendido panorama, impreziosito dal cielo terso.
Tempo di salita: 3 h 45 min (escluse le pause fotografiche)
Tempo totale: 8 h
Tempi parziali
Casaccia – Lago dei Canali: 1 h e 30 min
Lago dei Canali – Bassa di Söu: 1 h
Bassa di Söu – Le Pipe: 40 min
Le Pipe – Pizzo del Sole: 35 min
Dislivello teorico: 964 m
Sviluppo complessivo: 17 km
Difficoltà: T4, con un tratto di T4+, EE
Buona copertura della rete cellulare su tutto il percorso
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