Punta di Valstorna 2154mt
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Val Roggiasca semi-wild Vista da Giorgio - (giorgio59m)
Oggi uscita “intensa”, un progetto nel cassetto da tempo per visitare alcune delle vette di confine a nord del Marmontana. L’idea è di salire la Punta di Valstorna, cima di confine IT-CH che si trova poco a sud del Cardinello, per la precisione dopo la Valstorna c’e’ la Cima di Paina e poi la bella torre del Cardinello. Proprio quando siamo saliti al Cardinello ho notato (e annotato) tre belle cime da fare: Toresella, Cima di Gana Rossa e la Punta di Valstorna. Le tre cime si costeggiano facendo il sentiero dell’ Alta Via del Lario, nell’ unico tratto che sconfina, ovvero tra la bocchetta del Lago (sopra i laghetti del Roggio o della Boga) e la bocchetta di Camedo. La cima di Valstorna si presenta sul lato elvetico impenetrabile, roccia verticale e pinnacoli bellissimi da vedere, mentre sul lato italiano prati molto verticali. Oggi con noi ci sono Beppe e Francesco, mentre noi siamo in quattro, due sono in ferie al mare. Partiamo alle 08:00 dal tornante della diga della Roggiasca, c’e’ un curioso movimento di auto, chiedendo scopriamo che oggi c’e’ festa al rifugio Luarn, ma noi fortunantamente ci infiliamo nella solitaria Val Roggiasca, ed il rifugio d’appoggio, e solo d’appoggio quindi niente pranzi, è il Cortin. Salita semplice e su bel sentiero che affianca il torrente carico d’acqua e che in alcuni punti forma delle profonde pozze d’acqua trasparente. Siamo e saremo nel bosco fino al Cortin, ottimo per soffrire meno il caldo. A Q1190 bisogna stare attenti a deviare a sinistra, si deve guadare il torrente e salire sul lato opposto. Non ci sono indicazioni o paline, il GPS aiuta oppure bisogna fare bene attenzione ai pochi segni di passaggio o sentiero. Guadato il torrente, inizia una bella salitona, molto ripida, il sentiero è stato un po’ sisstemato, non cercate bolli bianco-rosso-bianco, trovate invece dei pallini arancione di vernice sulle piante e novità dei tratti di treccia bianca (quella che si una per elettrificare i recinti degli animali), che guidano il percorso con vari zig-zag. Arriviamo al Cortin alla spicciolata, gli ultimi alle 09:00. Sosta di una bella mezzora, quindi ripartiamo seguendo il sentiero sopra il rifugio, fino alla palina Q1770 dove incrociamo l’Alta Via. Da qui la bollatura è ottima e risale il fianco della Gana Rossa, e lo si capisce bene dal colore delle pietre. Arriviamo sotto la bocchetta, e per sotto intendo 100mt sotto, ma sono cento metri belli ripidi su prato fortunatamente verde in questo periodo. Il sentiero prosegue verso la Bocchetta di Valstrona Ovest Q1971, ma noi abbandoniamo il sentiero e partiamo in libera.
Beppe e Paolo seguiti da Francesco salgono agevolmente, qualcuno arranca un po’, arriviamo in bocchetta dove vediamo i primi già in cima, altri 100mt belli ripidi e sempre su pratone. Una vaga traccia di sentiero la si vede ma si puà salire a piacere, non ci sono rischi o difficoltà, solo bello ripido. A mezzogiorno ci troviamo tutti in vetta, spettacolo grandioso, cime in ogni direzione, la bella costiera che sale dal Marmontana, il lago di Como dove entra l’Adda, il Cardinello, lontano ma non troppo la mole del Piz Duan, poi verso la Svizzera dal Claro ai Torrent e le alte cime della Calanca. Sotto di noi la bocchetta di Valstorna e la frastagliata dorsale per la Gana Rossa. Non sembra proprio banale, si scorge un roccione dove non di vede altra via di passaggio se non salirlo, ma questo lo rimandiamo ad una prossima puntata. Pranzo al sacco come sempre, chiacchere e risate, mentre Paolo e Francesco costruiscono un ometto di vetta per dare un po’ di risalto a questa anonima cima, ometto che riusciremo già dal Cortin. Foto di rito e poi discesa con passo sicuro fino al Cortin dove facciamo una seconda tappa, ancora di una buona mezzora, poi discesa nel ripido bosco fino al guado, quindi sentiero per la diga. Arriviamo al parcheggio alle 16:30, tutto sommato un bel orario. Missione compiuta, ora ci sono le due vette vicine da visitare.
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Vista da Paolo - (brown)
Finalmente si esce con gli occhiali da sole!! Ormai era prassi portare mantelle mangiare in rifugio o addirittura barbellare in mezzo alla nebbia .
Questa volta ci siamo ritagliati un'interessante escursione con un bel cielo azzurro.
Grazie a tutti per la piacevole giornata trascorsa in Val Roggiasca
Paolo
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Vista da Luciano - (barba43)
Due del gruppo... ci anno lasciati soli, vedendo il meteo Agostiano han detto: in culo alla balena, io vado al mare a mostrare le chiappe chiare, come cantava il Piero Focaccia. Noi quattro con gli aggregati Francis e Beppe, siamo saliti prima al Rifugio Cortin, già visitato il 31 Gennaio del 2016 organizzando la fatidica spaghettata aglio olio, ( la famosa pasta scaduta nel 2010 ma "decantata" dell'invecchiamento) ci siamo fermati per una sosta). Da qui siamo ripartiti per la fatidica cima del Cima di Valstorna, una salita molto impegnativa ed anche molto Wild, per un pò di fuori pista. Arrivati in vetta staccati uno dall'altro, ci siamo organizzati per il pranzo gustando anche panoramio di meravigliose cime ancora innevate. Così che i primi arrivati, già ben riposati, si son messi al comando del solito capomastro Paolo a costruire l'ometto di vetta,( vero cimelo da Oscar). Un opera che merita i nostri complimenti.
Da qui siam ridiscesi al Cortin per il dolce, sosta di acclamitamento... e via al ritorno all'auto, per poi il rientro a casa. ciao
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Vista da Gimmy- (gimmy)
Bellissima giornata di sole e altrettanto bella e anche impegnativa escursione in val Roggiasca.
Abbiamo pranzato in cima, dove la premiata ditta brown e franc hanno costruito un ometto di vetta,
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Vista da Francesco - (francesco)
.....Eh si,la giornata oggi è stata proprio di quelle da incorniciare: cielo terso ,una modesta cima mai salita e ottima compagnia, cosa chiedere di piu !!!
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Vista da Beppe - (beppe)
Bella escursione in Val Roggiasca passando dal Rifugio Cortin posto molto panoramico,molto bello il percorso che conduce alla Bocchetta di Valstorna che precede la nostra Cima odierna. |
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Altre foto, diario, tracce sul nostro sito www.girovagando.net escursione # 339
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